Atti del Seminario Giuseppe Pontiggia. Fare letteratura insieme. Valorizzare il talento, la gioia di scoprire la parola necessaria Milano, 28 novembre 2019
Attraverso la testimonianza di scrittori diversi, un Pontiggia conosciuto di persona. In rilievo, non solo lo scrittore e l’intellettuale, ma anche il maestro, l’uomo, l’amico capace di sostenere esperienze di valore, in un’intelligente apertura agli altri, alla cultura umana. Nel segno di una conoscenza approfondita di quel «sé che coincide con gli altri» è inteso dall’autore il fare letteratura insieme. Ricerca dell’essenziale, della parola necessaria, in una costante verifica del linguaggio, per Pontiggia scrivere vuol dire riconoscersi e raccontare il mondo come se niente fosse stato detto prima.
All Members
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Sara Calderoni
Introduzione
È critico e studiosa di letterature comparate. I suoi saggi sono apparsi
Roberto Barbolini
Pontiggia a viva voce
Scrittore e giornalista, ha lavorato con Giovanni Arpino al «Giornale» di Indro
Edgardo Franzosini
Giuseppe Pontiggia: un maestro in prima persona
Scrittore, esordisce nel 1984, sotto lo pseudonimo di Edgar Lander, con Bela
Luigi Caricato
Andare oltre il gergo
Scrittore ed editore, è autore di saggi e manuali dedicati all’olio extra
Laura Lepri
«Io starei un po’ in guardia»: imparare a scrivere
È editor indipendente. Ha insegnato al Master in Editoria libraria dell’Università di
Filippo Tuena
Pontiggia, un maestro paziente
Scrittore. Ha pubblicato il suo primo romanzo Lo sguardo della paura (Milano,
Vittorio Orsenigo
La parola necessaria di Giuseppe Pontiggia
È regista, scrittore, pittore e studioso delle barriere coralline. Negli anni Cinquanta
Daniela Marcheschi
Conclusioni
È critico e docente di Letteratura italiana e Antropologia delle arti, dagli