Un racconto della vita di un ragazzo d’altri tempi che riesce a proiettarci vicinissimo a lui, a farci percepire con maggiore empatia l’intensità, la violenza e la crudezza di quel momento, tanto simile, nei suoi presupposti di insensata intolleranza, a quello che stiamo attraversando oggi
Trieste, agosto 1938. Nulla, in quell’estate serena, lascia presagire il destino drammatico che attende Andrea Goldstein, adolescente bello e inquieto; soltanto un mese dopo, infatti,la proclamazione delle leggi razziali lo costringerà all’esilio negli Stati Uniti.
La New York vitale e scintillante dei primi anni Quaranta sarà per lui una nuova dimora, un luogo sicuro in cui riappropriarsi di una vita normale, aperta a mille possibilità. Quando, però, l’eco degli orrori della guerra in Europa si farà assordante, Andrea – ormai Andrew, cittadino americano – compirà una scelta difficile e coraggiosa.
Rapsodia in blu è liberamente tratto dal romanzo di Silvia Cuttin “Ci sarebbe bastato” (Epika Edizioni, 2011).