16 ottobre 2024 | ore 21.00

Circolo dei Lettori
Via Bogino 9, Torino

presentazione del libro Nostra regina dei burroni e delle mosche di e con Mimmo Sammartino – disegni di Virgilio Cinque edito da Exorma Editore

interviene Caterina Arcangelo

Reading musicale di Mimmo Sammartino

a cura di Cooperativa Letteraria
in collaborazione con Circolo dei lettori, Centro Internazionale di Studi sulle Letterature Europee (CISLE), Libreria Internazionale Luxemburg, Exorma Edizioni.

NOSTRA REGINA DEI BURRONI E DELLE MOSCHE

Un canto di terra e diserzione. Un inno alla disobbedienza dinanzi all’insensatezza delle guerre, di tutte le guerre, testimonianza implacabile racchiusa in un raglio stonato.

Le giurai che presto ci saremmo affrancate dalla cattività e che Camillo, ovunque adesso si trovasse, sarebbe stato orgoglioso della nostra intenzione di libertà. Sarebbe stato fiero del coraggio di noi ciuchi disertori nella terra cosparsa di fuoco, ferro e corpi sventrati.

Prima guerra mondiale, agosto 1916: un’asina si aggira sul campo della battaglia dell’Isonzo (nota anche come battaglia di Gorizia). In quei giorni perirono, tra le opposte fazioni, circa centomila persone. Un inenarrabile massacro che, con smisurata compassione e poesia, viene invece narrato dall’asina Regina. Lei, carica di grano e vettovaglie, marcia su crepacci e burroni, tra sangue e corpi mutilati, per portare conforto ai soldati affamati e insonni. Ma quando la caricano di fucili, obici e granate la nostra Regina pianta i suoi zoccoli a terra, non trasporterà strumenti di morte. Preferisce gli insulti e il nerbo sulla schiena. Sceglie la diserzione. La sua voce non umana raglia forte lo scempio di una guerra feroce, raglia nelle trincee di fango dove gli uomini cercano riparo e raglia a Sabella, ciuchina rimasta sola e disperata, il sogno di libertà che ha immaginato per loro due. Regina ha un corpo ossuto, fragile, ma animato da una fibra d’acciaio e una dolcezza segreta capace di cogliere i bisbigli dei trapassati nel respiro del cielo notturno mentre misura a passi felici i sentieri dell’Appennino. Lei in certe sere raglia la sua riconoscenza alla luna. E all’alba insegue chiarori e solitudini lungo cammini tra alture, forre e pietraie, alla ricerca di teneri germogli e sorgenti. E dell’ombra di un qualche dio aggrovigliato al segreto dei rovi.

Mimmo Sammartino, giornalista, scrittore e autore di testi per il teatro, la radio e la televisione, vive in Basilicata. Dal 2020 presiede la Fondazione Leonardo Sinisgalli. Ha, tra l’altro, pubblicato romanzi e racconti con gli editori Sellerio, Hacca, Manni, Interlinea, Rubbettino, Guida, Il Filo di Partenope, Osanna, Calice, Hermaion, Universo Sud.
In particolare, con l’editore Sellerio ha pubblicato Vito ballava con le streghe (2004, premio speciale della giuria del Premio Letterario Basilicata 2005, testo ripubblicato nel 2017 da Hacca edizioni) e Un canto clandestino saliva dall’abisso (2006). Con Hacca edizioni ha pubblicato inoltre Il paese dei segreti addii (2016, premio speciale della giuria del Premio Letterario Basilicata 2016 e premio Carlo Levi 2017) e Ballata dei miracoli poveri (2019).
Vito ballava con le streghe – diventato nel 2007 anche un docufilm prodotto da Rai Educational – è anche ispirato il racconto che si snoda su un percorso letterario (Percorso delle sette pietre) che collega i borghi di Castelmezzano e Pietrapertosa nelle Piccole Dolomiti Lucane, paesi che figurano nel novero dei “borghi più belli d’Italia”.

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