Copertina di Fabrizio Dori – “La memoria”

[…] Sappiamo benissimo che l’abitudine all’esecuzione di un ordine ha molta importanza e l’Olocausto fu reso possibile perché singoli esseri umani uccisero altri esseri umani e lo fecero quotidianamente e anche per un periodo di tempo abbastanza lungo. La carneficina era un’abitudine. E gli esecutori di questi eccidi svolgevano semplicemente il loro mestiere; semplicemente assolvevano a un ordine. Nessun tentativo di immedesimazione ha bloccato le operazioni. Ed è per questo che uomini come Otto Adolf Eichmann, militare e funzionario tedesco (uno dei maggiori responsabili operativi dello sterminio ebreo), hanno creduto nel nazismo, in esso hanno avuto fede. Ma si può avere fede nel male? Si tratta di uomini privi di immaginazione? O si tratta semplicemente di “uomini comuni”? Messi di fronte alla scelleratezza di certi atti sono tante le domande che ci poniamo.